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sabato 11 settembre 2010

C'è musica e musica?



Anche se mi suona sempre un po' strano, a volte mi rendo conto che certe personalità e certi avvenimenti che noi "nativi valvolari" diamo per scontati, rischiano con il tempo di scolorirsi, privando i nativi digitali di importanti fonti di apprendimento e, perché no, divertimento.

Nel paleolitico 1972 (mi sembra) andava in onda sulla RAI (c'era solo quella!) un interessante programma di Luciano Berio dal titolo apparentemente provocatorio di "C'è musica e musica". In una dozzina di puntate si descrivevano, a un livello divulgativo ma trattato seriamente, molti degli innumerevoli aspetto dell'arte dei suoni. Il titolo si può interpretare in vari modi: quello del vecchio appassionato di lirica e ballo liscio che con "C'è musica e musica" intende "c'è musica buona e robaccia che non si può ascoltare"; oppure quello dell'ottimista di larghe vedute che proseguirebbe con anelito poetico "c'è musica, e musica, e musica... quanto è infinito e variegato il mondo della musica...".
Tornando con i piedi sulla terra, credo che questi programmi siano andati in onda qualche altra volta, tipicamente alle tre di mattina o la domenica pomeriggio in agosto di qualche anno in cui c'era penuria di cartoni animati giapponesi. Per fortuna ce ne restano alcuni (neanche pochissimi) estratti su youtube e ho visto che ci sono delle puntate intere su eMule. Naturalmente non le ho scaricate perché è vietato, ma almeno sappiamo che da qualche parte restano conservati questi documenti. Tra l'altro, a ormai quarant'anni dalla loro comparsa in video e a sette anni dalla morte di Berio, oltre al valore intrinseco che già avevano, queste puntate cominciano ad avere un valore storico come testimonianza di un modo diverso di fare televisione.


...Se immettete in Google "c'è musica e musica" con tanto di virgolette, il primo hit parla effettivamente del programma in questione... Ma già il quarto hit parla di X Factor...

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