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domenica 25 marzo 2012

I Troll

L'avvento di Facebook e di altri strumenti di social networking la cui interfaccia è particolarmente facile da gestire ha consentito l'accesso a un numero enormemente superiore, rispetto a qualche anno fa, di utenti e di... fetenti.

Il termine troll ha una radice antica, ma in relazione a Internet indica sostanzialmente un tizio (o una tizia, per pari opportunità) che si diverte a fare arrabbiare gli altri con interventi a sproposito, offensivi o comunque irritanti.

È una questione di controllo, che i poveretti esercitano su Internet non essendo in grado di esercitarlo nella vita (posto che esercitare il controllo sia una cosa interessante, del che dubito fortemente).

Wikipedia definisce il troll informatico così:

Con il termine troll, nel gergo di Internet e in particolare delle comunità virtuali, si indica una persona che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi.(...)


E in questo sito (in inglese) potete trovare addirittura la classificazione tassonomica dei Troll, che comunque a noi interessa poco se non a livello di accademia. 

Ora, come diceva la mia mamma, la cosa migliore, quando qualcuno ti vuole fare arrabbiare, è ignorarlo. In questo modo il suo desiderio di controllo verrà frustrato e tutta la sua operazione psicominchionica andrà a carte quarantotto.

Su Facebook, in particolare, c'è una quantità di pagine, gruppi, e personaggi trollerecci. Se ci si imbatte in una di queste povere anime tormentate dall'onanismo, è tassativo procedere come segue:

1) NON inviare messaggi di protesta, che è proprio ciò che il troll vuole. Non insultare, non usare l'ironia, semplicemente non commentare e non comunicare con il troll. In questo modo non si contribuisce ad aumentare il "pubblico" del troll, e si frustra invece la sua mal riposta voglia di essere al centro dell'attenzione.

2) NON commentare comunque, perché su FB se commentiamo qualcosa, vedranno tale cosa anche molti, se non tutti, dei nostri "amici" e quindi la trollata verrà diffusa ulteriormente, a tutto vantaggio del troll e della sua vis masturbatoria.

3) Eventualmente, SEGNALARE la pagina alle divinità di Facebook, sperando che non siano troppo impegnati a contare i soldi per prendere in considerazione la pagina stessa e bloccarla.

4) Confidare nel Karma, che sicuramente porterà al troll una reincarnazione in un vaso da notte, che è sempre una cosa più utile di un troll.

PER SEGNALARE LE PAGINE CON L'INFAUSTO FORMATO "DIARIO" DI FACEBOOK:

Dato che le cose semplici al mondo hanno sempre vita breve, FB si è inventato il formato diario, che molti, me compreso, trovano fastidioso e dispersivo. In particolare, per trovare il "bottone" per segnalare una pagina, bisogna raspare un bel po'.

Si fa così:

Fate clic sulla freccetta a destra del pulsante "Messaggio":
Verrà visualizzato un menu a discesa. Selezionate "Segnala pagina"
Di lì in poi la strada è in discesa: seguite le istruzioni, inserite i motivi per cui segnalate la pagina e inviate a Zuckenberg con l'apposito pulsante.

Al termine, ed è molto importante, CANCELLATE DALLA VOSTRA MENTE LA PAGINA TROLLA!
Il mantra è: "Le cose brutte al mondo esistono e non a tutte posso porre rimedio. Prenderne coscienza non può farmi che bene, ma non deve rovinare la mia armonia col tutto". 

In alternativa, mandate al troll tutti i morti della tradizione romanesca, ma sempre, ricordate, solo nella vostra mente e non tramite Internet.

Namasté