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martedì 23 febbraio 2016

Ancora sugli scocciatori telefonici

Avreste mai pensato che i numeri degli scocciatori è meglio averli in rubrica che no?

L'idea per scrivere questo articoletto mi è venuta grazie a una telefonata da un numero sconosciuto ma "plausibile": 0142 697191.

Un numero apparentemente di Casale Monferrato, che si trova a una trentina di chilometri da dove abito io. Dopo avere abbassato la musica che stavo sentendo, cercato il cellulare e interrotto ciò che stavo facendo, ho risposto solo per sentire un pezzo di musichetta, uno sfondo di rumori da call center e la caduta della comunicazione. Evidentemente l'operatore che mi ha chiamato è stato raggiunto da uno dei molti accidenti che la gente invia ai call center e ha dovuto interrompere la chiamata.

Aprendo Google ho trovato, insieme a molti altri simili, un sito che "rivela" chi ha chiamato da un determinato numero. si tratta di Tellows (non sto facendo pubblicità, semplicemente è il primo che è saltato fuori da Google).

Immettendo il numero di cui sopra, il sito mi ha confermato che il numero suddetto è indicato come "Pubblicità aggressiva", spesso di Vodafone, con la nota che sono molto insistenti e chiamano molte volte.

Noto a margine che, per usare il sito medesimo, è anche possibile, senza fare il giro da Google, immettere nella barra degli indirizzi del proprio browser la seguente riga:

http://www.tellows.it/num/NUMEROCHIAMANTE

Ovvero, nel caso in questione,

http://www.tellows.it/num/0142697191

e il sito provvederà a visualizzare, se lo "sa", il chiamante.

MA: come evitare ulteriori scocciature?

Quello che sto per scrivere per molti sarà cosa risaputa, ma per coloro che ancora non lo sapessero, i telefoni cellulari hanno un'utilissima funzione, quella del blocco delle chiamate in ingresso.

Per evitare che il cellulare squilli quando all'altro capo della linea c'è un noto rompiscatole, è sufficiente inserire nei contatti della propria agenda il numero incriminato, dandogli anche un nome. Per il numero degli intrusi casalesi io ho scelto, pensa un po', "Pubblicità Vodafone".

Quindi, cercando un po', si trova, sempre nella finestra del nuovo contatto creato, la funzione "Blocca chiamate in ingresso".

Da quel momento in poi, lo scocciatore chiamante troverà sempre occupato. Al massimo, per chi ha attivi servizi come "Ti ho cercato" della TRE, comparirà poi un SMS che dice "Ti ha cercato Pubblicità Vodafone alle ore..."

Ovvio che questa procedura può essere eseguita anche per altri call center pubblicitari, amanti insistenti, suocere gossipare e colleghi che vivono per lavorare invece di lavorare per vivere.

Buon bloccaggio a tutti!

giovedì 21 gennaio 2016

Truffe telefoniche: non rispondete ai sondaggi per telefono

Mi scrive un caro amico, e mi allega un file audio. Nel file medesimo "sembra" che il mio amico chieda di cambiare fornitore di luce e gas e passare dal mercato cosiddetto "a maggior tutela" all'altrettanto cosiddetto "mercato libero".

Che cosa sono questi due mercati?

Il mercato "a maggior tutela" per le forme di energia (sostanzialmente elettricità e gas) è quello in cui i fornitori NON possono cambiare i prezzi senza passare per una delibera dell'AEEGSI (Autorità per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico).
Il "mercato libero" è quello in cui i differenti fornitori possono offrire tariffe libere, normalmente concorrenziali all'inizio ma "probabilmente" passibili di essere aumentate dopo la fine della "luna di miele" con il cliente.

Una sommaria descrizione delle differenze si trova nella corrispondente pagina del sito luce-gas.it.

Ovvio che chi vuole passare al mercato libero deve avere la possibilità di fare bene i suoi calcoli e venire correttamente informato prima.

La truffa di cui parlo consiste nel fatto che una ditta, di cui non faccio il nome per evitare querele ma che è piuttosto nota e pubblicizzata sulle reti nazionali, telefona all'amico stesso, che chiameremo Franco, qualificandosi come un non ben precisato ente di sondaggi e chiede se l'interpellato è disposto a rispondere ad alcune domande su ambiente ed energia. Franco accetta e gli vengono poste domande a risposta abbastanza "ovvia": lei tiene all'ambiente, le sembra giusto fare qualcosa per risparmiare energia, ecc. A tutte queste domande, il mio amico risponde naturalmente "sì". Al termine di questo pseudo-sondaggio, il telefonista inizia a introdurre il nome dell'azienda e si parla di forniture. Franco allora chiede "Ah, ma voi siete XXXX (nome dell'azienda)?". E immediatamente il "sondaggista" interrompe la comunicazione.

Dopo qualche tempo arriva al mio amico un bel contratto in cui risulta che ha chiesto di passare dal fornitore "a maggior tutela" della propria città, alla ditta XXXX per la fornitura di luce e gas. Naturalmente dal contratto si può recedere entro 14 giorni dalla data di "sottoscrizione". Peccato che il contratto stesso sia arrivato solo UN giorno prima della scadenza dei 14 giorni di cui sopra. Come che sia, Franco manda una disdetta con raccomandata AR e telefona giustamente inviperito alla ditta XXXX. Costoro gli mandano un file audio in cui, intercalati alle domande tipo di un contratto telefonico si può ascoltare tutti i "sì" con cui il mio amico aveva risposto al "sondaggio". Un lavoro di montaggio, neanche fatto bene, in quanto tra le domande dell'operatore e i "sì" passano tempi ben più lunghi del normale tempo di reazione di un uomo giovane quale Franco è.
La ciliegina sulla torta, e quella per cui ho consigliato al mio amico di fare causa per danni materiali e morali, magari tramite una delle varie associazioni consumeristiche come l'ADICONSUM, è che il contratto risulta intestato al padre di Franco, che, poveretto, è deceduto quasi un anno fa. Evidentemente, per i signori della ditta XXXX, il diavolo ha fatto le pentole ma non i coperchi. Un legale saprà valutare quali mosse intraprendere per punire degnamente la cialtronissima ditta XXXX e il suo scassatissimo operatore MI069.

La morale della storia è la seguente: se vi chiamano proponendo un qualsiasi sondaggio, mandateli al diavolo e soprattutto guardatevi bene dal rispondere "sì" anche se vi proponessero di regalarvi l'elisir di eterna giovinezza.