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martedì 23 febbraio 2016

Ancora sugli scocciatori telefonici

Avreste mai pensato che i numeri degli scocciatori è meglio averli in rubrica che no?

L'idea per scrivere questo articoletto mi è venuta grazie a una telefonata da un numero sconosciuto ma "plausibile": 0142 697191.

Un numero apparentemente di Casale Monferrato, che si trova a una trentina di chilometri da dove abito io. Dopo avere abbassato la musica che stavo sentendo, cercato il cellulare e interrotto ciò che stavo facendo, ho risposto solo per sentire un pezzo di musichetta, uno sfondo di rumori da call center e la caduta della comunicazione. Evidentemente l'operatore che mi ha chiamato è stato raggiunto da uno dei molti accidenti che la gente invia ai call center e ha dovuto interrompere la chiamata.

Aprendo Google ho trovato, insieme a molti altri simili, un sito che "rivela" chi ha chiamato da un determinato numero. si tratta di Tellows (non sto facendo pubblicità, semplicemente è il primo che è saltato fuori da Google).

Immettendo il numero di cui sopra, il sito mi ha confermato che il numero suddetto è indicato come "Pubblicità aggressiva", spesso di Vodafone, con la nota che sono molto insistenti e chiamano molte volte.

Noto a margine che, per usare il sito medesimo, è anche possibile, senza fare il giro da Google, immettere nella barra degli indirizzi del proprio browser la seguente riga:

http://www.tellows.it/num/NUMEROCHIAMANTE

Ovvero, nel caso in questione,

http://www.tellows.it/num/0142697191

e il sito provvederà a visualizzare, se lo "sa", il chiamante.

MA: come evitare ulteriori scocciature?

Quello che sto per scrivere per molti sarà cosa risaputa, ma per coloro che ancora non lo sapessero, i telefoni cellulari hanno un'utilissima funzione, quella del blocco delle chiamate in ingresso.

Per evitare che il cellulare squilli quando all'altro capo della linea c'è un noto rompiscatole, è sufficiente inserire nei contatti della propria agenda il numero incriminato, dandogli anche un nome. Per il numero degli intrusi casalesi io ho scelto, pensa un po', "Pubblicità Vodafone".

Quindi, cercando un po', si trova, sempre nella finestra del nuovo contatto creato, la funzione "Blocca chiamate in ingresso".

Da quel momento in poi, lo scocciatore chiamante troverà sempre occupato. Al massimo, per chi ha attivi servizi come "Ti ho cercato" della TRE, comparirà poi un SMS che dice "Ti ha cercato Pubblicità Vodafone alle ore..."

Ovvio che questa procedura può essere eseguita anche per altri call center pubblicitari, amanti insistenti, suocere gossipare e colleghi che vivono per lavorare invece di lavorare per vivere.

Buon bloccaggio a tutti!

giovedì 21 gennaio 2016

Truffe telefoniche: non rispondete ai sondaggi per telefono

Mi scrive un caro amico, e mi allega un file audio. Nel file medesimo "sembra" che il mio amico chieda di cambiare fornitore di luce e gas e passare dal mercato cosiddetto "a maggior tutela" all'altrettanto cosiddetto "mercato libero".

Che cosa sono questi due mercati?

Il mercato "a maggior tutela" per le forme di energia (sostanzialmente elettricità e gas) è quello in cui i fornitori NON possono cambiare i prezzi senza passare per una delibera dell'AEEGSI (Autorità per l'Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico).
Il "mercato libero" è quello in cui i differenti fornitori possono offrire tariffe libere, normalmente concorrenziali all'inizio ma "probabilmente" passibili di essere aumentate dopo la fine della "luna di miele" con il cliente.

Una sommaria descrizione delle differenze si trova nella corrispondente pagina del sito luce-gas.it.

Ovvio che chi vuole passare al mercato libero deve avere la possibilità di fare bene i suoi calcoli e venire correttamente informato prima.

La truffa di cui parlo consiste nel fatto che una ditta, di cui non faccio il nome per evitare querele ma che è piuttosto nota e pubblicizzata sulle reti nazionali, telefona all'amico stesso, che chiameremo Franco, qualificandosi come un non ben precisato ente di sondaggi e chiede se l'interpellato è disposto a rispondere ad alcune domande su ambiente ed energia. Franco accetta e gli vengono poste domande a risposta abbastanza "ovvia": lei tiene all'ambiente, le sembra giusto fare qualcosa per risparmiare energia, ecc. A tutte queste domande, il mio amico risponde naturalmente "sì". Al termine di questo pseudo-sondaggio, il telefonista inizia a introdurre il nome dell'azienda e si parla di forniture. Franco allora chiede "Ah, ma voi siete XXXX (nome dell'azienda)?". E immediatamente il "sondaggista" interrompe la comunicazione.

Dopo qualche tempo arriva al mio amico un bel contratto in cui risulta che ha chiesto di passare dal fornitore "a maggior tutela" della propria città, alla ditta XXXX per la fornitura di luce e gas. Naturalmente dal contratto si può recedere entro 14 giorni dalla data di "sottoscrizione". Peccato che il contratto stesso sia arrivato solo UN giorno prima della scadenza dei 14 giorni di cui sopra. Come che sia, Franco manda una disdetta con raccomandata AR e telefona giustamente inviperito alla ditta XXXX. Costoro gli mandano un file audio in cui, intercalati alle domande tipo di un contratto telefonico si può ascoltare tutti i "sì" con cui il mio amico aveva risposto al "sondaggio". Un lavoro di montaggio, neanche fatto bene, in quanto tra le domande dell'operatore e i "sì" passano tempi ben più lunghi del normale tempo di reazione di un uomo giovane quale Franco è.
La ciliegina sulla torta, e quella per cui ho consigliato al mio amico di fare causa per danni materiali e morali, magari tramite una delle varie associazioni consumeristiche come l'ADICONSUM, è che il contratto risulta intestato al padre di Franco, che, poveretto, è deceduto quasi un anno fa. Evidentemente, per i signori della ditta XXXX, il diavolo ha fatto le pentole ma non i coperchi. Un legale saprà valutare quali mosse intraprendere per punire degnamente la cialtronissima ditta XXXX e il suo scassatissimo operatore MI069.

La morale della storia è la seguente: se vi chiamano proponendo un qualsiasi sondaggio, mandateli al diavolo e soprattutto guardatevi bene dal rispondere "sì" anche se vi proponessero di regalarvi l'elisir di eterna giovinezza.

lunedì 20 maggio 2013

Come organizzare i file sull'hard disk in un foglio di lavoro Excel (e trovare rapidamente quello che cercate)

Situazione di partenza: nel corso degli anni ho raccolto un certo numero di PDF che mi interessa consultare ogni tanto. Il problema è però che i nomi dei file non seguono una sintassi comune: essendo stati creati da persone differenti, hanno nomi organizzati in modi differenti. 

Sono file di brani musicali, rigorosamente di pubblico dominio, il cui nome contiene tipicamente il compositore, il titolo e altre informazioni variabili.... Troppo variabili. 

Dato che i file sono davvero tanti, a volte trovare ciò che si cerca o semplicemente sapere se si ha un dato brano diventa un mezzo incubo. È vero che esiste la funzione Trova di Explorer, ma è molto lenta e i risultati vengono elencati a volte in modo che non sono facilmente utilizzabili. 

Decido quindi di utilizzare un foglio elettronico, in questo caso Microsoft Excel. I fogli elettronici, infatti, contengono numerose funzioni di filtro che rendono più facile la ricerca di testi e valori. I fogli elettronici sono fatti per i calcoli, è vero, ma su "piccoli" numeri di dati (diciamo sino a poche DECINE DI MIGLIAIA) sono più pratici dei database, che richiedono a volte anche nozioni di programmazione SQL.

Vediamo adunque come si fa.

Per prima cosa entro nella cartella in cui custodisco i file, e utilizzo (per la prima e unica volta in tutto questo HowTo) la funzione Trova. 

I file PDF, infatti, sono parzialmente ordinati in cartelle con il nome del compositore. Ma alcuni file di un dato autore possono anche essere fuori, nella cartella principale, che nel mio caso si chiama "Musica a stampa e MIDI". Quindi, per bypassare il problema di guardare dentro le cartelle, uso la funzione Trova per elencare tutti i file PDF.

E infatti utilizzo proprio la chiave di ricerca "PDF".
 
Facendo clic sull'immagine, si dovrebbe riuscire a vederla ingrandita... 

La funzione trova è la casella in alto a destra: scrivo la chiave di ricerca, in questo caso PDF, e la funzione mi elenca nella finestra sottostante tutti i file il cui nome (anche nell'estensione dopo il puntino) contiene la parola "PDF". In questo modo, nel mio caso, evito di caricare i file MIDI, i file di Finale, quelli di Sibelius, ecc.

Una volta che la funzione Trova ha fatto il suo dovere (fatevi un caffè, possono volerci diversi minuti), ho un elenco di file PDF, con a destra il percorso di ricerca in cui tali file si trovano SUL MIO HARD DISK. 


Facendo clic sull'immagine, si dovrebbe riuscire a vederla ingrandita...

Attenzione, perché da questo punto in avanti inizia il vero e proprio Kung-Fu.

Per prima cosa, premete insieme i tasti CTRL+A per selezionare tutti i file che avete "filtrato" con la funzione Trova.

L'elenco dei file passa in quel colore azzurrino in cui è visualizzato anche nelle mie immagini più sopra. Tutti i file sono selezionati.

Dopodiché premete il tasto Shift (o Maiusc, a seconda della tastiera che avete) e contemporaneamente fate clic con il pulsante destro del mouse sull'elenco dei file.

Viene visualizzato un menu contestuale. Cercate l'opzione "Copia come percorso" e fate clic su tale opzione con il pulsante sinistro del mouse.

L'elenco dei file è ora salvato negli "Appunti" di Windows. Attenzione che anche in questo caso possono volerci diversi secondi o addirittura minuti nei sistemi più lenti.

Aprite una nuova cartella di Excel, andate nella prima cella in alto a sinistra e premete la combinazione di tasti CTRL+V (o qualsiasi altra variante del comando "Incolla".

Come d'incanto, l'elenco dei vostri file verrà copiato in Excel. Salvate la cartella di lavoro con un nome evocativo (io ho scelto AAAAMMGG Music List, in modo da salvare eventualmente altre versioni con la data in cui le genererò).

Adesso viene il bello. Avere l'elenco così è utile, perché la ricerca diventa, in Excel, molto più facile. Ma una volta trovato un file che mi interessa, dovrei comunque andare in Esplora Risorse e seguire il percorso indicato sino alla cartella in cui si trova il PDF dei miei desideri. Spreco di tempo e tedio diventano inevitabili.

Per evitare tanta noia, ecco come si può fare.

Innanzitutto, sfoltiamo: all'inizio di ciascun percorso in ogni riga del foglio di lavoro, compaiono sempre gli stessi nomi: nel mio caso C:\Utenti\Marco\Musica a stampa e MIDI\.

Scegliete la funzione "Trova e sostituisci". Nella mia versione di Excel si trova in alto a destra


La funzione che ci interessa è la seconda. Fate clic su Sostituisci e verrà visualizzata la finestra di ricerca e sostituzione.

Scrivete nella prima casella d'immissione Trova il testo da "togliere" all'inizio di tutte le righe.


Lasciate vuota la casella Sostituisci con.

Fate clic sul pulsante Sostituisci tutto.

Il testo ripetitivo all'inizio delle righe scomparirà, lasciando solo le parti "variabili" dell'elenco dei file.

A questo punto, se tutto è come volete, salvate nuovamente il file (gli avevate dato un nome evocativo?).

Ora viene il davvero bello.

Per cominciare, e per capirci qualcosa di più, selezionate la colonna in cui avete copiato i dati (lo sapete che basta fare clic sull'intestazione, vero?) e usate la funzione di adattamento della larghezza. Nella mia versione di Excel, anche questa è a destra:


Fate clic su Adatta larghezza colonne. La colonna si allargherà parecchio, ma tanto non si paga a metro.

Ora fate una copia della colonna selezionata, ad esempio facendo CTRL+C e poi facendo CTRL+V nella seconda colonna a destra.

Vi trovate ora con due colonne uguali (per semplicità, diciamo la colonna A e la colonna C).

Tra le due colonne con i dati deve rimanere una colonna vuota: in questo caso la colonna B.

Avrete la colonna A con i dati, la colonna B vuota e la colonna C di nuovo con i dati, uguali alla colonna A.

Seguitemi, c'è del metodo nella mia (apparente) pazzia.

Selezionate la prima cella della colonna B, la cella B1 e scrivete "=" (senza le virgolette). State dicendo a Excel che quella che segue è una funzione. Dopo il segno di uguale, cominciate a scrivere CO, dovrebbe comparire il menu in cui scegliere una delle funzioni che iniziano con "CO". 


Scegliete COLLEG.IPERTESTUALE. Se non usate il menu e scrivete tutto il nome a mano, va bene lo stesso. Curate solo che immediatamente a destra del nome della funzione compaiano due parentesi, così: COLLEG.IPERTESTUALE(). È il posto in cui si scrive l'argomento della funzione, ovvero dove si trovano i dati che la funzione deve elaborare.

Nel nostro caso, l'argomento è semplicissimo. Si tratta del nome della cella subito a destra. Se avete inserito la funzione nella cella B1, l'argomento è C1.

Dovete quindi ottenere, nella cella B1, questa scritta:

=COLLEG.IPERTESTUALE(C1)

Quando uscite dalla cella B1, premendo Invio o facendo clic su un'altra cella, nella cella B1 stessa compaiono i dati della cella C1, ma in colore blu come i normali link o collegamenti ipertestuali di Internet.

La cosa interessante è che, se con il mouse fate clic su questo collegamento, Excel va a cercare il file sul disco e vi propone di aprirlo.

O meglio: se nella riga c'era il percorso di una cartella sul disco, Excel vi apre la cartella e potete scegliere il file desiderato. Se nella riga c'era il percorso di un file vero e proprio, Excel apre il file, con le solite raccomandazioni relative al fatto che i file da collegamento ipertestuale possono essere pericolosi, ecc. 

A questo punto, non resta che applicare la magia a tutti i percorsi della colonna C.
Fate clic sulla casella B1, stando attenti a mettere il cursore in un punto della cella dove venga visualizzato il puntatore a "croce". Se il puntatore è a "dito puntato" e voi fate clic, viene aperto il file e non selezionata la casella.

Quando la casella è selezionata, sfiorate con il mouse il minuscolo quadratino nero in basso a destra della cella. Quando il puntatore del mouse diventa un "+" fate clic con il pulsante sinistro del mouse e mantenete premuto. Trascinate verso il basso sino all'all'altezza dell'ultima riga in cui, nelle colonne A e C ci sono dati. Rilasciate il pulsante e nella colonna B compariranno i collegamenti ipertestuali ai vostri file.

A questo punto:

  • Avrete tre colonne: la A con il percorso e il nome del file; la B con il collegamento ipertestuale. La C, di nuovo con il percorso e il nome del file.
  • Potete modificare il nome del file nella colonna A per renderlo più comprensibile o assegnare a tutti i vostri file una sintassi uniforme (es. Compositore - Titolo - Organico.pdf)
  • Potete anche aggiungere altre colonne a sinistra della A per separare le "generalità" dei file. Ad esempio una colonna per il compositore, una per il titolo, una per l'organico, ecc. Ciò potrebbe essere utile per ricerche molto "raffinate" o per ordinare in vari modi i dati delle righe.
  • NON modificate la colonna C, perché i collegamenti ipertestuali della colonna B "guardano" nella colonna C stessa per sapere dove si trovano i file. Se modificate la colonna C, non troverete più automaticamente i vostri file.
  • Potete utilizzare le smisurate potenzialità di Excel per utilizzare i vostri dati come meglio credete.
Quanto descritto funziona, per la versione di Excel in italiano e Windows7. Per altre versioni di Windows e/o Excel, dovrete naturalmente apportare i necessari adeguamenti.

Buona biblioteca!







domenica 3 marzo 2013

La fotografia (per ora) più grande del mondo...



Con i suoi 320 Gigapixel, questa fotografia di Londra è (per ora, come è sempre d'obbligo dire quando si tratta di tecnologia) la più grande del mondo.

È naturalmente possibile ingrandirla a volontà, sino a un livello di dettaglio veramente stupefacente. Se per esempio le scarpe appena comprate vi fanno male, potete andare qui e vedere se riescono a rimediare al vostro problema.

L'indirizzo a cui è possibile vedere tutta la foto è: http://btlondon2012.co.uk/pano.html

Alla fotona era abbinato un concorso, purtroppo riservato agli utenti inglesi: si trattava di trovare Buzby, un uccellino cartoon arancione, lanciato nel 1976 per pubblicizzare le Poste inglesi. Se non avete mai visto Buzby, ecco come è fatto:


I fortunati occhiodilince si porteranno a casa (l'estrazione è proprio domani) degli Ipad e vari mesi di Banda Larga gratuita.

mercoledì 24 ottobre 2012

Orario delle lezioni 2012-2013 prof. Simoncini

Per ingrandire, fare clic sull'icona "X" in basso a destra


Alcune notizie e qualche riflessione...

Gentili Studenti, alcune notizie e qualche riflessione.


Mi scuso con chi non capisce l'italiano, ma le cose che devo dire sono troppo particolari perché io tenti di esprimerle in tedesco.


Venerdì 2 novembre, iniziano le lezioni di Esercitazioni Corali e di Musica vocale d'insieme.

Gli orari vi sono stati già inviati. Li trovate comunque nel blog.

Quest'anno, proseguendo nell'opera di razionalizzazione NECESSARIA per il passaggio dal vecchio ordinamento ai nuovi corsi, ho suddiviso l'anno accademico in due periodi quasi uguali, da novembre a febbraio compreso e da marzo a parte di giugno.

Studenti del vecchio ordinamento: potete frequentare il venerdì dalle 16 alle 18. 

Studenti del triennio per strumentisti: venerdì dalle 14 alle 16. O venite nel primo periodo e fate le vostre 24 ore, O venite nel secondo periodo e fate le 24 ore lì. I programmi che studieremo saranno diversi e non vorrei che "saltellaste" facendo un po' di ore nel primo periodo e un po' nel secondo. Tra l'altro, le ore previste dai nuovi ordinamenti (24) sono già vergognosamente poche, e per di più è prevista la possibilità di frequentarle solo all'80%, quindi di fare 20 ore. La frequenza assidua, regolare e partecipativa è a tutto VOSTRO vantaggio, io non guadagno di più né di meno.

Studenti del biennio cantanti: il sabato, dalle 9 alle 11. Questo orario è stato scelto perché molti lavorano e hanno libero giusto il sabato.

Studenti del triennio cantanti: il sabato, dalle 11 alle 13. Stesso discorso relativo al biennio.

Studenti dei corsi preaccademici: il sabato pomeriggio, dalle 15 alle 17. Questo orario è stato scelto perché molti studenti dei corsi preaccademici vanno a scuola e di sabato di solito non ci sono rientri, e c'è la domenica per fare i compiti.

La sera del venerdì, anche se nell'orario compare la sigla VO, vorrei avviare un coro da camera, destinato a fare concerti. Alcuni di voi me lo hanno proposto e io prendo la proposta sul serio.

IN CASO DI PROBLEMI NEGLI ORARI:

IN GENERALE non vorrei incroci strani e scambi di corsi: la cosa mi crea sempre problemi nella tenuta dei "conti" delle ore e io non ho, come gli insegnanti di strumento, solo una decina di studenti: ne ho sempre più di cento, e ogni "variazione" è per me fonte di confusione e maggior lavoro.

SE QUALCUNO proprio non può frequentare nelle ore "sue", solo in caso di estrema emergenza, è possibile qualche cambiamento, ma con le seguenti modalità:

NON si può passare da un corso più "difficile" a uno più "facile": chi deve fare il triennio strumentisti non si renda ridicolo chiedendomi ad esempio di frequentare i corsi preaccademici. I programmi saranno forzatamente diversi e le voci, nei due corsi, è previsto abbiano diverse capacità, per cui SI PASSA SOLO da un corso più FACILE a uno più DIFFICILE. E si passa solo da un corso più BREVE a uno più LUNGO, impegnandosi a frequentarlo TUTTO. I corsi hanno un obiettivo didattico pensato per il rispettivo numero di ore, e fare solo la metà di un corso è inutile e insensato.

Inoltre non posso mescolare, per motivi di capacità vocali, i cantanti con i non cantanti.

E veniamo al discorso del coro da camera del venerdì sera:
A questo possono partecipare tutti coloro che ne hanno i mezzi: voci già "cambiate" per i maschi, e lettura musicale abbastanza pronta. Gli studenti di triennio impossibilitati a frequentare nel loro orario possono far parte del coro da camera ma, siccome questo lavora per fare concerti, SI DEVONO IMPEGNARE a partecipare quanto basta e a fare i concerti. Non voglio lavorare con un certo numero di persone che poi, fatte le 24 ore del triennio, si fanno firmare il libretto e scompaiono nel nulla. Se volete fare il coro da camera, venite tutti i venerdì sera dell'anno, e fate i concerti.
Il coro da camera studierà un repertorio piuttosto difficile: per questo motivo NON saranno lezioni di solfeggio ma di musica. Chi partecipa dovrà studiare le parti A CASA e saperle in modo accettabile quando viene a prova. Si vedano a questo punto le "riflessioni" più oltre

Ricordo a tutti che la cosiddetta IDONEITÀ per gli studenti di triennio NON È automatica facendo le 24 ore: bisogna partecipare ai saggi e concerti previsti ed ESSERE IDONEI: il giudizio spetta a me, e giudicherò sulla base di: educazione vocale nel cantare (e umana nel comportamento), lettura della musica, assiduità e maturità artistica. Se questi requisiti non saranno soddisfatti, NON rilascerò l'idoneità.

Per quanto ho dimenticato, ci sono gli ORARI DI RICEVIMENTO: per piacere, non mi chiedete, salvo casi speciali, informazioni su Facebook, per SMS, o per telefono alle 23 del sabato (è successa anche questa). Potete venire a trovarmi il sabato pomeriggio dalle 14 alle 15, come da orario. NON venite, se potete, nelle altre ore e, sempre se potete, non mi fermate nel corridoio, alla macchinetta del caffè o sulla porta del bagno per chiedermi quando potete venire a lezione. Il mio contratto non prevede l'assistenza 24/7, non sono la Croce Rossa.

Farò del mio meglio per agevolarmi ma NON mi chiedete esoneri (non li rilascio io), occhi di riguardo (io ho un occhio di riguardo per tutti), permessi speciali, presenze false (ASSOLUTISSIMAMENTE NO) e in generale non mi chiedete di andare contro il VOSTRO interesse rinunciando a insegnarvi la mia materia.

Non posso tenere conto di chi lavora, è padre o madre, abita lontano e cose consimili: sono tutte realtà a cui bisogna pensare quando ci si iscrive in conservatorio. Quando ci si iscrive a un liceo, a nessuno viene in mente di chiedere se può evitare di frequentare Latino o Biologia perché non ha tempo o abita distante. Non vedo con quale logica possa venire in mente di non frequentare Esercitazioni Corali se si è iscritti in Conservatorio.

E per quanto riguarda le notizie, per ora, basta.

Ed ecco le riflessioni, che non vogliono assolutamente essere lagnose, ma semplicemente farvi riflettere, appunto.


Il canto, per un musicista, è fondamentale. Chi studia storia della musica si imbatte continuamente in questa realtà, evidente dall'esperienza pratica dei musicisti e dagli studi di storici, psicolinguisti, ecc.
Quando si suona, spesso l'insegnante dice "canta", intendendo che lo studente deve suonare conferendo alla sua musica quella "vita" che è emanazione diretta del respiro, a imitazione del canto, per l'appunto. Chi non sa cantare, difficilmente avrà facilità nel suonare. Certo, le note si possono fare sempre, ma quello che viene fuori è, al massimo virtuosismo, non musica.
Esiste tra l'altro una relazione molto stretta tra la lingua parlata e i differenti problemi da risolvere nello studio della musica, ma questo non è lo spazio adatto per parlarne. Basti dire che al canto si dava, in passato, quando i conservatori erano molto più serveri, una grandissima importanza: gli esercizi di solfeggio del Pozzoli, ad esempio, che oggi è comune eseguire come "solfeggi parlati", erano tutti brani da cantare, anche quelli più difficili. Semplicemente si pensava che un musicista dovesse essere in grado di cantare anche con quelle ritmiche difficili, e in un certo senso fosse in grado di "sentire" nella testa la musica solo leggendo uno spartito.

Il canto corale ha parecchi vantaggi: permette di non cantare da soli (ci si vergogna meno), consente di "appoggiarsi" ai più bravi, e, come dico sempre, è soprattutto IL MOMENTO IN CUI SI FA MUSICA SENZA PREOCCUPARSI PER LA TECNICA DELLO STRUMENTO.
Le lezioni di Esercitazioni Corali sono quindi importantissime per abituarsi alla musica d'insieme prima della (o oltre alla) frequenza di Esercitazioni Orchestrali e di Musica da camera, d'insieme per fiati, per archi, ecc.

Certo, le lezioni di Esercitazioni Corali possono essere noiose:
- Se non si sa leggere la musica e non si sa la parte
- Se ci si sgomenta di fronte a un testo in una lingua diversa dalla propria
- Se si viene in Conservatorio perché "fa figo" ed è una scuola di "bravi ragazzi" (mah....)
- Se si viene in Conservatorio perché si vuole solamente andare a suonare nella banda del paese e appendere il diploma in salotto, insieme ai premi sportivi e al ritratto della nonna.

Se volete imparare a suonare, non potete trascurare NIENTE!!! Dovete saper leggere la musica, conoscere l'armonia, sapere la storia della musica (non si finisce mai d'impararla), possibilmente sapervi destreggiare in inglese e francese (il tedesco è ovvio, e molti di voi lo parlano correntemente). sapere anche un po' di latino e soprattutto AVERE LA MENTALITÀ dello studioso, quasi dello SCIENZIATO.

Non basta imparare le note e i colpi d'arco o le legature, per fare il musicista, come non basta imparare le poesie a memoria per fare l'attore.
Gli attori imparano i testi da recitare, la pronuncia, i movimenti, le pause, i respiri...
I musicisti ANCHE, ma in più imparano la tecnica dello strumento.

Un musicista DEVE essere come un attore: quando suona o canta deve "raccontare" qualcosa, creare un percorso logico nelle note che produce, individuare i nessi e le strutture del brano che sta suonando, in una parola deve RECITARE o meglio ancora CANTARE qualcosa che vada oltre i semplici suoni del suo strumento.
Se così non fosse, perché non fare suonare le sinfonie di Beethoven a un computer? La macchina è sicuramente più precisa e infaticabile dell'Uomo...

Quando chiediamo consiglio a una persona, di solito questa ci da un consiglio sulla base dei risultati che ha ottenuto.

Osservate BENE chi vi dice che cantare in coro NON serve, e valutate bene se volete ottenere gli stessi risultati e diventare come quella persona.

Non vi  ho scritto questa lettera per magnificare le qualità della mia materia: a me non importa molto essere "gettonato" dagli studenti, e se anche non viene nessuno non mi sento proprio "avvilito"... Al massimo mi sento come chi offre una fetta di torta e se la sente rifiutare. Io vi offro una cosa "buona", se voi non la volete, sono affari vostri. 
Ma come vostro insegnante, mi corre l'obbligo educativo di incitarvi al massimo alla frequenza di tutte le materie, compresa la mia. Chi ha creato i programmi di conservatorio, vecchi e nuovi, non lo ha fatto "tirando i dadi". 

Se volete divertirvi a coro, esercitatevi a casa; imparate le parti che dovete cantare, con le parole nella lingua giusta, e possibilmente cercate di sapere che cosa state cantando. In musica quello che si sa non è mai "abbastanza" e. se alla lezione di Esercitazioni Corali sarete in grado di cantare e fare musica, invece di leggere penosamente le parti con me che vi suono il tastino del pianoforte, vi divertirete immensamente di più e migliorerete sensibilmente la vostra preparazione di musicisti.

Ci vediamo in sala piccola

Buon anno accademico

Marco Simoncini

venerdì 17 agosto 2012

Tempo di esposizione: un trilionesimo di secondo

Arriva dal MIT la più veloce macchina fotografica di sempre, in grado di fotografare eventi come "pezzi" di luce che si spostano per una stanza o attraversano una bottiglia di un noto liquido mefitico (che non ha  nemmeno sponsorizzato le ricerche). Il tempo di esposizione è pari a un trilionesimo di secondo, ovvero, per noi italiani che non siamo abituati alle cifre alla Paperon De Paperoni, un milionesimo di milionesimo di secondo. La nuova tecnica viene anche detta, infatti, Femtofotografia.

Data l'enorme quantità di dati raccolta anche solo in un decimo di secondo, se lo "scatto" delle foto è il più veloce di sempre, la preparazione dei dati "dopo" richiede alcune ore. Per questo gli scienziati del MIT dicono di avere realizzato "la più lenta macchina fotografica più veloce del mondo".

Ecco il filmato, molto suggestivo.





E un altro filmato, con la presentazione di Ramesh Raskar




Acquistate questa macchina e finalmente potrete girare fantastici filmati mentre gridate "Italia UNO!" e mangiate un'anguria in un solo boccone!